Per spingere la mobilità elettrica servono incentivi e infrastrutture.
Per ottenere incentivi e infrastrutture cosa serve? Non solo aiuti e impegno statali ma anche europei per una mobilità elettrica al 100%.
Come avrete intuito non stiamo parlando di Star Trek ma di temi che al momento sembrano altrettanto fantascientifici.
L’industria automobilistica tra due fuochi
Da un lato utenti che richiedono garanzie per poter acquistare un’auto elettrica, e dall’altro la pressione delle multe imposte dalla UE in tema emissioni.
Insomma per vendere auto elettriche c’è bisogno di garanzie per i consumatori, i cittadini, i quali vogliono essere rassicurati dal fatto di poter poi utilizzare e sfruttare il mezzo elettrico acquistato, grazie a mezzi di incentivazione all’acquisto e infrastrutture a sostegno della mobilità elettrica.
Reti di ricarica su tutto il piano nazionale
La rete di ricarica e la sua assenza, insieme al prezzo dei veicoli elettrici, rappresentano al momento i principali fattori di insuccesso dell’espansione in Italia di auto elettriche, a fronte di uno spostamento dei valori nazionali verso temi come la sostenibilità ambientale e la green mobility. Ma per farlo, per rendere possibile un aumento degli acquisti in elettrico, le case automobilistiche acclamano a gran voce il bisogno di incentivi e infrastrutture.
La conclusione porta dritti ai fondi del Next Generation EU, dai quali il comparto si aspetta che vengano le risorse per raggiungere una capillarità su tutto il piano nazionale della rete di ricarica pubblica e non.
Non si tratta solo di piantare qualche migliaio di colonnine!
Vediamo nel dettaglio cos’è e cosa comporta il fondo europeo Next Generation EU.
“Il Piano per disegnare il futuro del Paese”
Questo quanto riportato dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento per cogliere la grande occasione del Next Generation EU e rendere l’Italia un Paese più equo, verde e inclusivo, con un’economia più competitiva, dinamica e innovativa.”.
Grande spazio viene (in termini anche monetari) dedicato alla sostenibilità ambientale: alla lotta ai cambiamenti climatici, viene riservato il 30% dei fondi europei, la più alta percentuale di sempre per il bilancio dell’UE.
210 miliardi delle risorse del programma Next Generation Ue
Ovviamente non tutte queste risorse sono destinate alla denominata transazione ecologica, ma tali fondi saranno poi integrati da quelli stanziati con la programmazione di bilancio 2021-2026. Un ampio e ambizioso pacchetto di investimenti e riforme. La transizione, verde e digitale è al centro di questo progetto, che vuole disegnare l’Italia del futuro, portandola sulla frontiera dello sviluppo, a livello europeo e mondiale.