Il 22 Aprile o l’Earth Day, è la Giornata internazionale della Terra.

Una giornata importante per ricordarci che la nostra “casa” va protetta e preservata.

50 anni dal primo Earth Days

E si, infatti oggi come nel 1970, quando nacque questa iniziativa, la sostenibilità ambientale era al centro, o almeno iniziava ad esserlo, del dibattito pubblico che oggi torna in auge insieme alle preoccupazioni legate ai cambiamenti climatici.

Erano gli anni dei Beatles, Jimi Hendrix, e delle proteste contro la guerra in Vietnam, quando circa venti milioni di cittadini americani si mobilitarono in una storica manifestazione in difesa dell’ambiente.

Il protagonista della giornata è senza dubbio l’ambiente.

Oggi a che punto siamo? Questo quello che viene da chiedersi. Cosa è cambiato da quelle manifestazioni per un modo migliore e più green?

Ci sarebbe molto da dire ovviamente, nel bene e nel male. Ma diamo uno sguardo alla nuova mobilità.

In Italia 1 auto su 3 (33,4%) venduta nel 2021 è ibrida o totalmente elettrica

(Fonte: analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Unrae riferita al primo trimestre 2021)

Nell’Earth Day le green superano i benzina per la prima volta nella storia italiana. Le immatricolazioni di auto ibride ed elettriche sorpassano quelle dei benzina e dei diesel, che si posizionano rispettivamente al secondo e al terzo posto, con in fondo alla classifica Gpl e metano.

A dare una mano gli incentivi statali ovviamente, che #spoileralert torneranno da domani per i mild hybrid, ma da non sottovalutare è la sempre maggiore importanza e rilevanza del tema per tutti i cittadini. Sostenibilità, taglio delle emissioni ed e-mobility sono le nuove tendenze che influenzeranno da qui in avanti non solo gli ideali, ma soprattutto le azioni dei consumatori.

Lo si evince banalmente dall’aumento delle immatricolazioni di auto ibride ed elettriche, ma ancor di più al boom delle nuove forme di mobilità e dell’acquisto di mezzi come le bici o i monopattini elettrici

Piani futuri?

Secondo l’accordo Ue sul clima entro il 2030 ad essere raggiunto sarà, o dovrebbe essere, un taglio delle emissioni di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.

Come raggiungere l’obiettivo? Al momento sembra tutto molto utopistico o quanto meno un obiettivo difficile da raggiungere. Principali cause prezzi dei mezzi elettrici e mancanza di infrastrutture (Leggi anche: Mobilità elettrica: cos’é il fondo Next Generation EU?)

Aspettando lo switch definitivo e la tanto attesa transazione elettrica ecco qualche comportamento virtuoso per l’Earth Day che ognuno di noi può seguire.

Guida sana ambiente salvo!

Evita partenze brusche! E si, è proprio la partenza la fase in cui il motore ha bisogno di maggiore potenza, chiamando in causa maggiori quantità di carburante e consumando di più.

Tocco leggero sull’acceleratore. Veleggiare è una buona tecnica che permette, una volta raggiunta la velocità desiderata, di stabilizzare l’andamento dell’auto per maggiori percorrenze, evitando di premere troppo sull’acceleratore.

Evitare carichi inutili. Attenzione all’aerodinamica: barre sul tetto, portapacchi e portasci sono nemici dei bassi consumi. Usiamoli pertanto, ma togliamoli appena non ci servono più.

Manutenzione regolarmente per mantenere la macchina in perfetta efficienza, limitando per esempio attriti e assorbimenti di potenza.

Controllare la pressione degli pneumatici. Viaggiare con le gomme sgonfie è controproducente. Una pressione non corretta peggiora la precisione di guida, diminuisce la sicurezza di marcia e aumenta la resistenza al rotolamento delle gomme, con riflessi negativi sulle percorrenze medie.

Last but not the list, pedala che ti passa! Per piccoli spostamenti evitiamo di prendere la vettura e cerchiamo di spostarci a piedi, in bici oppure in monopattino!